Buon compleanno Virginia!

Quanto può inimagesfluenzare una scrittrice?

Virginia Woolf è un marchio a fuoco e non me ne compiaccio: molti anni fa ho subito la fascinazione del personaggio (oltre che dei suoi libri e della sua scrittura) tanto  da rifiutarla oggi.

Ho provato a rileggere alcune cose che vent’anni fa avevo divorato e mi sono andata convincendo che non andava più bene. L’ho rifiutata come le cose nocive, che sappiamo essere pericolose ed è meglio bandire. Troppe parole e troppa testa possono far male.

Le illusioni sono per l’anima ciò che l’atmosfera è per la terra. Toglietele quell’aria tenera, e la pianta morirà, i colori svaniranno. La terra su cui camminiamo è cenere estinta. È marga quella che calpestiamo, e ciottoli spietati ci feriscono i piedi. La verità ci annienta. La vita è un sogno. È il risveglio ad ucciderci. Chi ci deruba dei sogni ci deruba della vita… (da Orlando)

 Sono una grande dilettante nell’arte della vita, decisa a succhiare la mia arancia, e poi subito via come una vespa se il boccio su cui riposo appassisce (Diario)

Però, buon compleanno lo stesso Virginia!  (25 gennaio 1882 – 28 marzo 1941)

Its only a paper moon

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Oggi è il compleanno di Hakiro Murakami, uno dei miei scrittori  preferiti, come non fargli gli auguri? L’ultimo dei suoi romanzi l’ho letto in 5 giorni, quindi sarebbe meglio dire divorato, viste le sue quasi mille pagine. E’ una sensazione molto strana lasciarsi prendere da un libro così lento, minuzioso, estenuante. Eppure.

 
La scrittura di Murakami e un’esperienza che ha a che fare con la magia.  Murakami ha questo immenso potere, non é paragonabile a nessun altro, é uno di quegli autori che o si ama o si odia incondizionatamente. E io appartengo alla prima categoria. Dvi faticare per leggerlo, per entrare in tutti quei mondi che non sai più dove finisce la realtà e comincia la fantasia, o se stia raccontando  un sogno o un incubo, o se sia storia o fantascienza, se sia metafora di una cosa o di un’altra.
 
Devi muoverti su piani e registri continuamente diversi, ma finito un capitolo  scivoli in un gorgo di parole che ti trascinano avanti, a spirale, capitolo dopo capitolo. E ti senti parte di un flusso, su un lato oscuro e non sai più se sei sulla luna o sulla terra, se sia mistero o verità, se sia realtà o immaginazione.
 
Ci vuole tempo, bisogna prendere il passo e il ritmo, come fosse musica.
 
Da qualche parte ho letto che  un suo  traduttore americano, ha detto «ho sempre avuto l’impressione che Murakami scrivesse per me ».
 
Infatti ci sono libri, magari bellissimi, che leggi e dimentichi e ce ne sono altri che ti parlano, come fossero amici di ritorno da un lungo viaggio. E tu li ascolti, incantata.
  

It’s a Barnum anda Bailey world, just as a phony as it can be, but i wouldn’t be make-believe. If you believed in me (It’s only a paper moon)

  E’  un mondo da circo Barnum / Che più fasullo non potrebbe essere / Ma non sarebbe un’illusione / Se tu credessi in me

Buon compleanno maestro, chiunque ami la scrittura non può non apprezzarti

Segnalo infine una cosa interessante: un link dove si possono trovare racconti inediti pubblicati da vari traduttori, per chi volesse un assaggio di questo autore così particolare  

http://www.harukimurakami.it/text/inediti.htm

 

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