Oggi è il compleanno di Hakiro Murakami, uno dei miei scrittori preferiti, come non fargli gli auguri? L’ultimo dei suoi romanzi l’ho letto in 5 giorni, quindi sarebbe meglio dire divorato, viste le sue quasi mille pagine. E’ una sensazione molto strana lasciarsi prendere da un libro così lento, minuzioso, estenuante. Eppure.
La scrittura di Murakami e un’esperienza che ha a che fare con la magia. Murakami ha questo immenso potere, non é paragonabile a nessun altro, é uno di quegli autori che o si ama o si odia incondizionatamente. E io appartengo alla prima categoria. Dvi faticare per leggerlo, per entrare in tutti quei mondi che non sai più dove finisce la realtà e comincia la fantasia, o se stia raccontando un sogno o un incubo, o se sia storia o fantascienza, se sia metafora di una cosa o di un’altra.
Devi muoverti su piani e registri continuamente diversi, ma finito un capitolo scivoli in un gorgo di parole che ti trascinano avanti, a spirale, capitolo dopo capitolo. E ti senti parte di un flusso, su un lato oscuro e non sai più se sei sulla luna o sulla terra, se sia mistero o verità, se sia realtà o immaginazione.
Ci vuole tempo, bisogna prendere il passo e il ritmo, come fosse musica.
Da qualche parte ho letto che un suo traduttore americano, ha detto «ho sempre avuto l’impressione che Murakami scrivesse per me ».
Infatti ci sono libri, magari bellissimi, che leggi e dimentichi e ce ne sono altri che ti parlano, come fossero amici di ritorno da un lungo viaggio. E tu li ascolti, incantata.
It’s a Barnum anda Bailey world, just as a phony as it can be, but i wouldn’t be make-believe. If you believed in me (It’s only a paper moon)
E’ un mondo da circo Barnum / Che più fasullo non potrebbe essere / Ma non sarebbe un’illusione / Se tu credessi in me
Buon compleanno maestro, chiunque ami la scrittura non può non apprezzarti
Segnalo infine una cosa interessante: un link dove si possono trovare racconti inediti pubblicati da vari traduttori, per chi volesse un assaggio di questo autore così particolare
http://www.harukimurakami.it/text/inediti.htm
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