Antonio Pagliaro è autore di romanzi prevalentemente gialli. In passato ho seguito la sua produzione letteraria sin dalla lettura de Il sangue degli altri (Sironi) perché ho una predilezione per il genere e perché ne ho sempre apprezzato la scrittura.
Con l’ultimo romanzo Morirono nella notte, Il mistero della White House Farm, Pagliaro conferma la sua vena indagatrice nell’ambito del true crime, storie di intrecci e delitti ispirati a fatti realmente accaduti.
E come nel romanzo precedente, Storia terribile delle bambine di Marsala (qui la mia intervista all’autore https://www.pangea.news/antonio-pagliaro-intervista-grandinetti/ ) che racconta la storia vera del terribile rapimento di tre bambine avvenuto a Marsala nel 1971 in cui l’autore costruisce un’opera a metà tra reportage e narrazione, anche Morirono nella notte si ispira a un fatto vero di cronaca: il 7 agosto 1985 Nevill e June Bamber, la figlia adottiva Sheila e i gemelli di sei anni Nicholas e Daniel, figli di Sheila, vengono trovati morti nella casa di campagna nell’Essex, uccisi a fucilate.
Cinque morti in quella casa di campagna chiusa dall’interno.
In un crescendo di fughe in avanti e flashback, l’autore ricostruisce i personaggi, i fatti, le fasi investigative, il circuito di sospetti sull’unico superstite della famiglia, Jeremy Bamber, anche lui figlio adottivo dei Bamber.
Ci sono storie che avvengono sotto i nostri occhi, terribili e drammatiche, che producono ciò che definiamo “il male”. Questa è una delle cose che apprezzo nei romanzi di Antonio Pagliaro, compreso quest’ultimo: la ricerca dell’assassino, della verità, delle connessioni criminali, è sempre un’indagine sulla natura umana in determinati contesti. Spesso celano misteri, qualcosa che si annida nel “non detto”, che rimane incompreso, che non permette di mettere i pezzi nel modo giusto.
In Morirono nella notte ci sono gli anni Ottanta con i pregiudizi, l’ipocrisia e la grettezza di una certa società inglese (che di recente è tornata di moda e agli onori della cronaca patinata con la morte della Regina e le vicende dei reali di Windsor)
C’è soprattutto il protagonista della vicenda, Jeremy Bamber, che Pagliaro tra realtà e finzione trasforma in un personaggio fragile e forte nello stesso tempo, sottoposto a una vicenda legale estenuante in cui i numeri fanno impressione: centoventidue. Sono le celle in cui ha dormito.
E’ lui il mostro che ha sterminato la sua famiglia? O è stata la sorella Sheila, fragile di nervi, schizofrenica, che molti tuttavia giurano in vita non avesse mai toccato un’arma? O qualcun altro è entrato senza lasciare tracce in quella maledetta casa la sera del 7 agosto?
Cos’è alla fine, quella che chiamiamo giustizia? Qual è la verità che cerchiamo a ogni costo?
Sheila giace nuda, si è sparata?
Ha scritto I hate this place, c’è una Bibbia con lei.
Il male è dunque sconfitto?
Il finale dei gialli non si svela mai, e in questo in particolare, anche perché, in definitiva, non è così importante: la cronaca ricostruita passo dopo passo, anno dopo anno, tesse un intreccio ricerche e indagini in cui compaiono investigatori talvolta superficiali che si susseguono e hanno teorie contrastanti. Una vicenda giudiziaria incredibile, avvincente e nel contempo crudele.
IL ROMANZO
Il 7 agosto 1985 Nevill e June Bamber, la figlia adottiva Sheila e i gemelli di sei anni Nicholas e Daniel, figli di Sheila, vengono trovati morti nella casa di campagna nell’Essex, uccisi a fucilate. Porte e finestre sono chiuse dall’interno; Sheila è morta arma in mano e una Bibbia a fianco. La polizia è stata avvertita da Jeremy, altro figlio adottivo di Nevill e June, svegliato nella notte da una telefonata del padre. Sembra un caso semplice di omicidio-suicidio, ma qualche mese più tardi, Jeremy, dopo indagini private condotte da familiari in lotta per l’eredità, è arrestato e in seguito condannato. Ancora in carcere nel 2023, si è sempre detto innocente, e forse lo è, come d’altra parte Sheila. Ma chi ha ucciso i Bamber? Morirono nella notte è una storia misteriosa di morte e crimini violenti, amore e tradimenti, vendette, fanatismo religioso e malattia mentale. Ci sono la lussuria degli anni Ottanta e l’omosessualità impossibile, la piccolezza della provincia inglese, la corruzione e l’errore giudiziario, molti soldi, armi e centoventidue celle di prigioni britanniche

L’AUTORE
Antonio Pagliaro è autore dei romanzi Il sangue degli altri (Sironi, 2007; Laurana, 2022), I cani di via Lincoln (Laurana, 2010), La notte del gatto nero (Guanda, 2012), Il bacio della bielorussa (Guanda, 2015), e dei true crime Il giapponese cannibale (Senzapatria, 2010) e Storia terribile delle bambine di Marsala (Zolfo, 2020)
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